I Piatti di Porcellana per la Ristorazione: Guida completa a materiali, modelli e utilizzi professionali

Perché la porcellana resta lo standard Ho.Re.Ca.

La porcellana professionale combina bassa assorbenza, resistenza meccanica e igienicità, qualità che la rendono affidabile nell’uso intensivo e nei cicli frequenti di lavastoviglie. Le versioni vetrificate/super-vetrificate sono progettate per ridurre al minimo l’assorbimento d’acqua, migliorare la resistenza agli urti e limitare l’insorgenza di cavillature (“crazing”). Molti produttori testano queste proprietà secondo standard tecnici; ad esempio Churchill cita test continui di vetrificazione conformi a BS EN 4034 (hotelware vetrificato) e BS EN 1217:1998 (assorbimento d’acqua).

Nota tecnica: lo standard BS 4034:1990 specifica requisiti per assorbimento d’acqua e resistenza al crazing nei prodotti dichiarati “vitrified hotelware”. È un riferimento utile per chi vuole criteri oggettivi oltre il marketing.

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I materiali: differenze vere che contano al tavolo (e in lavastoviglie)

1) Porcellana dura/feldspatica (hard-paste) vetrificata

  • Pro: bassa porosità, ottima stabilità termica, resistenza agli urti; ideale per uso intensivo, banqueting e ristorazione collettiva.
  • Contesti d’uso: piatti piani 27–28 cm, coupe, fondi 22–23 cm, piatti da pizza 31–35 cm, piatti buffet.
  • Standard: quando il produttore dichiara conformità a BS 4034/EN 4034, hai una garanzia sull’assorbimento e quindi su igiene e durabilità.

2) Bone china (porcellana con cenere d’ossa)

  • Pro: più leggera, leggermente traslucida, molto robusta rispetto allo spessore; estetica “fine dining”.
  • Contesti d’uso: ristoranti gourmet, mise en place elegante, servizio al tavolo premium.
  • Esempio di gamma Ho.Re.Ca in bone china: Güral Porselen Horeca Bone Collection (piatti piani 20–32 cm, fondi, accessori).

3) “Black ceramic”/porcellana colorata in massa (caso Revol)

  • Pro: impasto scuro non poroso, look contemporaneo, ottima resistenza a forno, microonde, freezer e shock termico; ideale per “from oven to table”.
  • Contesti d’uso: tapas, monoporzioni calde, dessert freddi, presentazioni scenografiche.
  • Riferimento: le linee Revol (Basalt/black ceramic) dichiarano non-porosità e compatibilità forno, microonde, lavastoviglie, freezer.

4) Altri materiali a confronto (per scegliere senza dubbi)

  • Stoneware/terraglia forte: aspetto più materico, buona resistenza, ma più poroso dell’hard-paste e in genere meno stabile nel lungo periodo intensivo. (Utile per concept casual, non il top per catering spinto).
  • Vetro temperato/vetrificato (es. Vitrelle®): molto leggero e resistente a scheggiature; microonde/lavastoviglie ok. È un’alternativa valida in mensa e self-service, ma offre meno varietà forme/gamme rispetto alla porcellana professionale.

Melamina (plastica rigida): non va usata in microonde; idonea al contatto alimentare a freddo/caldo moderato, ma non per riscaldare il cibo. Ottima outdoor/fast casual per leggerezza, ma attenzione alle regole di uso.

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Modelli di piatto e quando usarli

Piatto piano con tesa (27–28 cm)

Lo standard di servizio del secondo/piatto principale. La tesa protegge il centro piatto, migliora la presa e la resistenza a scheggiature su urti laterali.

Piatto coupe (bordo corto o assente, 27–29 cm)

Perfetto per impiattamenti moderni e “salse a vista”. Riduce i “ring marks” lungo la tesa e agevola il servizio rapido. (Esempio: coupe 28 cm tra le misure più richieste).

Piatto fondo / pasta bowl (22–23 cm, 80–100 cl)

Per primi piatti, zuppe e ramen. La cavità aiuta la tenuta in temperatura e riduce le fuoriuscite. (Es. fondi 23 cm nei cataloghi professionali).

Piatto gourmet / presentation plate (30–32 cm)

Piatto scenico per degustazioni e portate creative, spesso in porcellana super-vetrificata o in materiali di design (es. black ceramic Revol).

Piatto pizza (31–35 cm)

Il formato 33 cm è lo standard pizzeria: bordo leggero, superficie resistente ai tagli, porcellana dura lavastoviglie/microonde. Le linee Saturnia Napoli/Space sono un riferimento diffuso.

Vassoi, piatti rettangolari/ovaline per buffet

Per banqueting e isole buffet: meglio porcellana super-vetrificata con bordi rinforzati e stackability efficiente per ridurre rotture in logistica. (Molte gamme professionali indicano “rolled/reinforced edge” per maggiore chip-resistance).

Manutenzione e sicurezza alimentare (da cucina a sala)

  • Lavastoviglie: caricare in modo stabile e non vibrante per evitare stress ai bordi. Evitare contatti metallo-ceramica nella cesta.
  • Forno/microonde: attenersi alle specifiche del produttore. Le porcellane professionali e il vetro vetrificato (Vitrelle) sono in genere idonei; la melamina non è per microonde secondo FDA.
  • Shock termico: anche se alcune linee lo tollerano (es. Revol), evita passaggi estremi freezer → forno caldo su pezzi non dichiarati idonei.
  • Coltelli e taglio: preferire smalti/impasti professionali con edge rinforzato e superfici anti-cut marks per lunga durata in pizzeria e steakhouse.

Come valutare la qualità (checklist rapida)

  1. Vetrificazione e assorbenza
    Preferisci gamme fully vitrified con riferimento a standard come BS 4034/EN 4034 (bassa assorbenza = igiene, meno odori/ macchie, più resistenza).
  2. Bordi e spessori
    Bordo arrotolato/rinforzato = minori scheggiature; taglieri/coltelli incidono meno la superficie.
  3. Compatibilità forno/microonde/freezer
    Indispensabile nelle cucine che rigenerano e finiscono al tavolo. Esempio: le porcellane Revol e le loro “black ceramics” dichiarano forno, microonde, freezer e shock termico.
  4. Lavastoviglie intensiva
    La porcellana hotelware (es. Seltmann) è progettata per i cicli professionali; l’azienda sottolinea come il rischio di rotture dipenda più da vibrazioni/carico errato che dalla pressione dell’acqua.
  5. Decorazione
    Per una decorazione che non scolorisce, punta su underglaze (smalto sopra il decoro), tipico di molte linee Saturnia per HORECA.
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Perché la porcellana batte la “ceramica” generica

 

  • Assorbenza quasi nulla → non trattiene odori/salse, minore rischio macchie.
  • Non porosa → più igienica e facile da sanificare nei cicli Ho.Re.Ca.
  • Uso professionale → progettata per urti, impilaggi e lavaggi intensivi.
  • Ritenzione del calore → piatto più caldo, servizio più stabile in sala.
  • Resistenza nel tempo → smalti e bordi rinforzati riducono scheggiature.
  • Decorazioni sicure → con stampe digitali/inchiostri reattivi applicati under-/in-glaze e conformi MOCA, non rilasciano sostanze negli alimenti e resistono ai lavaggi.

Convenienza sul lungo periodo (5 anni) – esempio TCO

Obiettivo: mostrare come il “risparmio” iniziale possa costare di più nel tempo.

Scenario set iniziale = 120 piatti

  • Opzione economica
    Prezzo unitario: €5 → investimento iniziale €600
    Rotture/usura: 30%/anno36 sostituzioni/anno
    Costo sostituzioni: 36×€5 = €180/anno€900 in 5 anni
    Totale 5 anni: €600 + €900 = €1.500
  • Opzione alta qualità (hotelware super-vetrificata)
    Prezzo unitario: €8 → investimento iniziale €960
    Rotture/usura: 3%/anno4 sostituzioni/anno (arrotondate)
    Costo sostituzioni: 4×€8 = €32/anno€160 in 5 anni
    Totale 5 anni: €960 + €160 = €1.120

Risultato: in 5 anni la soluzione economica costa ~€380 in più rispetto alla linea professionale, senza considerare costi nascosti (fermi, mix assortimento disallineato, tempo del personale, perdita di estetica a tavola).

Conclusione: investire in porcellana professionale (es. Churchill Stonecast, Seltmann hotelware) è spesso più conveniente sul ciclo di vita del servizio.

Brand di Riferimento nel Settore Ho.Re.Ca.

Focus su Güral, Churchill, Revol, Seltmann e Saturnia.

Churchill (UK) – Super Vitrified per performance

  • Gamma iconica Stonecast: finitura hand-decorated con effetti reattivi, look artigianale “tipo gres porcellanato”, su corpo super-vetrificato hotelware. Ideale per ritmi elevati (banqueting/hotel) con estetica calda e materica.
  • Piattaforme colore/testurizzate (Bamboo, Raku, Isla…) su base super-vetrificata pensata per il professionale.
  • Test in laboratorio UKAS e conformità alla vetrificazione BS EN 4034/EN 1217; numerose linee con edge rinforzato per resistere a scheggiature e urti.
  • Quando sceglierla: ristoranti a alto turnover, banqueting, hotel che cercano un equilibrio tra stile e durevolezza.

Revol (Francia) – Culinary porcelain & Black Ceramic

  • Porcellane non porose adatte a forno, microonde, lavastoviglie; la “black ceramic” ha le stesse qualità tecniche della porcellana, con resistenza a shock termico e freezer: ideale per “oven-to-table” e plating contemporaneo.
  • Quando sceglierla: fine dining creativo, tapas, bistrot moderni che puntano su estetiche materiche (Basalt, ardesia, ecc.).

Seltmann (Germania) – Hotel Porcelain affidabile

  • Porcellana pura e vetrificata, cotture ad alta temperatura (fino a ~1400 °C) per massima densità e stabilità in lavastoviglie professionali, resistenza e uniformità del bianco.
  • robustezza, lavastoviglie intensiva e assortimento modulare per hotellerie. Nelle FAQ l’azienda evidenzia le buone pratiche di lavaggio per minimizzare rotture (carico/vibrazioni).
  • Quando sceglierla: hotel, ristorazione classica, ristoranti che cercano bianco tecnico e linee coordinate.

Güral Porselen (Turchia) – Horeca Bone & Porcelain

  • Ampio catalogo Ho.Re.Ca con linee Bone (bone china) e porcellana dura, produzioni a Kütahya (storica capitale della ceramica turca).
  • Quando sceglierla: ristoranti che desiderano leggerezza e luminosità della bone china mantenendo prezzi competitivi e ampia scelta formati.

Saturnia (Italia) – Pizza plates & hotelware

  • Marchio italiano specialista Ho.Re.Ca: linee pizza Ø 33 cm molto diffuse, porcellana dura lavastoviglie/microonde, decorazioni spesso underglaze (stabilità colore).
  • Quando sceglierla: pizzerie, trattorie, ristoranti italiani che vogliono Made in Italy e disponibilità di formati “storici”.

FAQ

La melamina va in microonde?
No. La FDA sconsiglia di riscaldare cibo su stoviglie in melamina. Usa contenitori idonei e servi poi su melamina se vuoi leggerezza.

“Vitrified hotelware” cosa significa?
Che il piatto è vetrificato e ha bassa assorbenza; lo standard BS 4034 definisce i requisiti minimi per poter dichiarare “vitrified”.

Black ceramic Revol è porosa?
No: è non porosa, colorata in massa e idonea a forno, microonde, lavastoviglie; resiste anche a shock termico entro i limiti dichiarati.

I piatti Saturnia per pizza sono per microonde e lavastoviglie?
Sì, le schede e i partner retail indicano lavastoviglie/microonde, nel rispetto delle buone pratiche d’uso.

Quali pratiche riducono le rotture in lavastoviglie?
Carico stabile e senza vibrazioni, corretta disposizione, evitare urti tra pezzi: sono indicazioni delle FAQ Seltmann per hotelware.

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